Propositura di Santa Maria del Rosario
La propositura di Santa Maria del Rosario si trova nel comune di Poggio a Caiano.
Per molti secoli l'agglomerato di Poggio a Caiano (in realtà costituito da pochi edifici allineati sulla strada regia per Pistoia, per la maggior parte dipendenti dalla Villa medicea) fu privo di una propria chiesa, facendo riferimento come parrocchia a quella molto antica di Bonistallo (Santa Maria Assunta a Bonistallo) e per la pratica religiosa all'oratorio dei santi Cosimo (Cosma) e Damiano, posto al piano terra di uno dei bastioni della villa e che il granduca concedeva anche alle funzioni di culto della popolazione.
Il forte incremento demografico avvenuto nel XIX secolo nella zona pianeggiante di Poggio a Caiano portò gli abitanti a chiedere che la chiesa parrocchiale venisse spostata al Poggio a Caiano dove era concentrata la maggior parte della popolazione. Tale spostamento dopo una deliberazione favorevole in data 12 luglio 1877, del Comune di Carmignano (nel cui territorio si trovò Poggio a Caiano fino agli anni sessanta), fu approvato, il 28 luglio 1877, dal vescovo di Pistoia (nella cui diocesi si trova tutto il territorio del Montalbano fin dal primo medioevo).
Pertanto si rese necessaria la costruzione di una chiesa, che venne eretta a partire dal 1889 e consacrata nel 1903. In quell'anno venne soppressa l'antica prioria di Santa Maria Assunta a Bonistallo sull'omonima collina di Bonistallo (resterà come chiesa suffraganea l'adiacente chiesa di San Francesco, per poi essere riportata, nel 1922 allo status di chiesa parrocchiale con giurisdizione sulla recente area di espansione al di là del torrente Montiloni).
Nel 1920 la chiesa fu elevata alla dignità di propositura.
Gli arredi, le suppellettile liturgiche e anche quattro altari a edicola dell'antica chiesa furono trasferiti nel nuovo edificio. Al posto d'onore sull'altar maggiore ha trovato collocazione un venerato Crocifisso ligneo cinquecentesco; nella cappella a sinistra dell'entrata si trova l'Incoronazione della Vergine, firmata e datata da Alessandro Allori nel 1606.
Il possente campanile, edificato in un secondo tempo, risulta essere, nella tradizione paesana, disegnato da Ardengo Soffici che risiedette a lungo a Poggio a Caiano.
Chiesa di Santa Maria Assunta di Bonistallo
La chiesa di Santa Maria Assunta a Bonistallo è documentata fin dal XIII secolo (Liber Focorum, A, XV,a), dipendente dalla Pieve di Carmignano.
La chiesa primitiva doveva essere un edificio di modeste dimensioni che subì ampliamenti in epoche successive. Il portico ancora oggi visibile fu costruito tra la fine del Seicento e il 1700.
La parrocchia fu trasferita nel 1903 nella nuova chiesa di Santa Maria del Rosario a Poggio a Caiano. Per pagare i debiti di quest'ultima, Santa Maria Assunta fu venduta e acquistata da Monsignor Ovidio Landini, cappellano di Palazzo Pitti. La chiesa fu per due terzi trasformata in appartamenti e dotata di un terrazzo, mentre rimase integra la zona dell'altare.
Alla morte di Mons. Landini la chiesa passò in eredità alla sorella, la contessa Corinna Landini, la quale la restituì come donazione alla Diocesi di Pistoia, grazie anche all'interessamento del sacerdote Ciro Puggelli, a patto che fosse ricostituita una parrocchia a Bonistallo, che fu intitolata a San Francesco d'Assisi, di cui la contessa era devota. Fu così che nel 1922 fu ricostituita la parrocchia di Bonistallo con sede nell'adiacente oratorio seicentesco intitolato alla stimmate di San Francesco.
La chiesa di Santa Maria Assunta rimase adibita ad appartamenti fino al 2004, anno in cui è stata restaurata. Al suo interno è preservata una iscrizione in caratteri latini in ricordo della visita e dell'indulgenza concessa da papa Leone X in occasione della festa di San Sebastiano nel 1515, l'iscrizione recita così:
LEO – PP - X - CUM - DIE – S – SEB – AN - D M – D – XV - AD - ECCÁM - HANC - S - M PVENISSET – OIB – ET - SINGULIS – XPI – FIDELIB QINDICTA - FESTIVITATE S – SEB – DCAM – ECCLÁM – VISITARENT ET - MANUS - PRO INSTAURATIONE - DCE - ECCLE – PORREXINT - AD IUTRICES INDULGENTIÁ - ET - PLE NARIA REMISSIONEM OIUM SOU PCTO - VIVE - VOCIS - ORACULO INDULXIT - ETÁSSUPTIOIS VGINIS – M - CUIUSLIBET - ÀN - FESTIVITATIBUS
“Il papa Leone X nel giorno di San Sebastiano dell'anno del Signore 1515 venne in questa chiesa di Santa Maria. A tutti i fedeli cristiani che nella suddetta festa di San Sebastiano visitavano questa chiesa e avevano offerto aiuto per il restauro della chiesa, concesse a viva voce indulgenza e remissione plenaria di tutti i loro peccati ed anche nelle feste dell'Assunzione della Vergine Maria di qualsivoglia anno”.
Altro notevole elemento è il fonte battesimale datato nei documenti al 1652, un pregevole blocco di pietra serena, al quale furono battezzati illustri personaggi come la Beata Maria Margherita Caiani, fondatrice delle Minime Suore del Sacro Cuore di Poggio a Caiano.
Infine in questa chiesa furono seppellite in un ossario posto al centro della chiesa davanti all'altar maggiore ancora oggi visibile, le "intestine" dei granduchi Francesco I de' Medici e della sua consorte Bianca Cappello.
Chiesa di San Francesco a Bonistallo
La chiesa di San Francesco a Bonistallo si trova a Poggio a Caiano, su di una collina chiamata Bonistallo.
L'oratorio della Compagnia delle Sacre Stimmate, eretto l'anno 1600 divenne sede parrocchiale con decreto del vescovo di Pistoia e Prato, Monsignor Gabriele Vettori in data 10 maggio 1922. L'antica chiesa di Santa Maria Assunta a Bonistallo era infatti stata venduta e soppressa nel 1902 per pagare i debiti della nuova chiesa, l'attuale propositura di Santa Maria del Rosario, di Poggio a Caiano, dove era stata spostata la parrocchia.
La nuova parrocchia fu retta dal sacerdote Ciro Puggelli dal 1922 fino al 1950, anno in cui divenne parroco di Bonistallo don Giuseppe Frati, fino al 1981. La chiesa di San Francesco si erge alta su un terrapieno, preceduta da un portico ottocentesco che conserva numerose lapidi. La chiesa a unica navata, coperta da una volta a botte ribassata, presenta un interno settecentesco. Sopra le quattro porte laterali, cartelle mistilinee incorniciano rilievi in stucco.
Fra le opere, Gesù Cristo benedicente e i santi Francesco e Lorenzo, di Fra Felice da Sambuca, al secolo Gioacchino Viscosi, attivo in Toscana a partire dal 1777; e la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina, tela centinata dipinta nel 1623 da Matteo Rosselli. Dietro l'altare principale si trova una tela di Francesco Inverni che raffigura San Francesco in ginocchio intento a pregare (1986).
La chiesa ebbe una particolare cura dei Granduchi di Toscana, che nelle vicinanze possedevano la villa medicea di Poggio a Caiano. Nell'antica chiesa di Santa Maria Assunta a Bonistallo furono sepolte "in quattro mezzine" le viscere di Francesco I de' Medici e Bianca Cappello, morti proprio alla villa, il cui ritrovamento ha fatto sospettare il loro avvelenamento da arsenico, ipotesi tuttavia non confermata da successivi studi scientifici.
Chiesa di Santa Cristina in Pilli
La chiesa di Santa Cristina in Pilli si trova nel comune di Poggio a Caiano.
Documentata già nel secolo XI, la sua antichità non risulta evidente dall'aspetto attuale, con l'intonaco che nasconde il paramento murario, e il portico a tre arcate. Sul fianco destro è murato un architrave in arenaria con la data 1308. All'interno la chiesa denuncia le trasformazioni subite a partire dal secolo XVII fino al restauro neogotico degli inizi del Novecento. Un affresco tardo trecentesco, attribuito a Francesco di Michele, con la Madonna in trono tra i santi Bartolomeo e Cristina, è oggetto di particolare devozione. Da notare anche un assemblaggio, realizzato intorno al 1520, di elementi di un trittico trecentesco (Madonna col Bambino, Annunciazione e laterali); e una tela con il Martirio di santa Cristina (1652) di Annibale Niccolai.
Istituto delle Minime Suore del Sacro Cuore
L'Istituto delle Minime Suore del Sacro Cuore si trova a Poggio a Caiano sulla sommità dello stesso colle che ospita la villa medicea; l'edificio principale si trova infatti tra l'ingresso della villa sulla strada Firenze-Pistoia (ex strada Regia) e la piazza antistante la propositura di Santa Maria del Rosario.
L'edificio è casa madre e sede generalizia della congregazione delle minime suore del Sacro Cuore, fondata nel 1902 dalla Beata Maria Margherita Caiani.
La costruzione, relativamente recente, è nata su preesistenti edifici ("case Inverni") ed infatti sullo spigolo di NE ospita un tabernacolo con affresco raffigurante una Madonna con Bambino databile al secondo XVI secolo ed attribuito a Giulio Parigi.
L'edificio fa parte di un complesso molto più vasto, con un vasto giardino recintato (posto sul luogo di un antico "uccellare" granducale), che ospita tra l'altro, una chiesa e strutture scolastiche.