Visita Poggio a Caiano
POGGIO A CAIANO
“Il mio lavoro è una specie di identificazione tra me e il paese in cui vivo:a forza di amarlo e capirlo è avvenuto che io sono diventato il paese e il paese è diventato me”.
Così ebbe modo di dire Ardengo Soffici nel 1957 durante un'intervista Rai.
La frase evidenzia quel processo di identificazione fra artista e territorio tipico della grande tradizione toscana. Poggio a Caiano è infatti un luogo dove l'arte ha sedimentato per secoli le sue testimonianze e Soffici, di questo, era pienamente consapevole. Tra queste, prima fra tutte, la Villa Medicea voluta da Lorenzo il Magnifico ed edificata a partire dal 1485 su progetto di Giuliano da Sangallo. É la più importante delle ville del primo Rinascimento per l'innovazione del suo impianto architettonico che la rende un prototipo di riferimento per i secoli a seguire.
Al suo interno, nel maestoso salone centrale, sono presenti gli affreschi dei più rappresentativi pittori del manierismo fiorentino. La decorazione pittorica delle pareti (realizzata in due tempi tra il 1519 e il 1582) è opera di Andrea del Sarto, Pontormo e Franciabigio (che vi lavorarono fino al 1521) e di Alessandro Allori (che vi operò dal 1578 fino al termine del ciclo decorativo).
All'ultimo piano della Villa è presente inoltre il Museo della Natura Morta, un’importante collezione di 200 opere dedicate a questo tema, frutto del collezionismo della Famiglia Medici per oltre due secoli. Annesse alla Villa sono le Scuderie, sede del Museo Soffici e centro culturale dotato di biblioteca-archivio, sale per mostre temporanee e congressi. Ma tutto il territorio circostante che fa capo alla Villa del Poggio è ricco dei segni della grande tradizione granducale toscana, con la fattoria della Cascina posta oltre il fiume e le colline di Carmignano che producono l'omonimo vino fin dal 1716 e si raccordano ad un'altra villa medicea, La Ferdinanda, ad Artimino.
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