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Boraginaceae

FAMIGLIA BORAGINACEAE

Famiglia costituita soprattutto da specie erbacee annuali o perenni (ai tropici anche piante legnose) in numero di circa 2450, riunite in poco più di 140 generi. Hanno foglie alterne, ruvide-pungenti (per grosse setole), semplici, a margine intero o quasi, prive di stipole; i fiori, ermafroditi e per lo più attinomorfi a 5 sepali, petali (sempre più o meno saldati) e stami, sono quasi sempre riuniti in infiorescenze scorpioidi unilaterali e terminali; il frutto secco è costituito da 2-4 nucule o drupeole.

Borago officinalis L.  

Borago officinalis L. (a)

Borago officinalis L., (Borragine), presente alle Cascine, infiorescenza e (a) pianta epigea

Il nome del genere deriva dal latino borra, stoffa ruvida, per la pelosità della pianta; è alta fino a 80 cm, annuale, a foglie alterne, picciolate e dentellate; i fiori sono reclinati, a corolla rotata, azzurra, riuniti in infiorescenze a ombrello. Vegeta soprattutto in terreni coltivati e ambienti ruderali. E’ pianta ritenuta officinale e commestibile, ma contiene piccole quantità di alcaloidi pirrolidazinici, tossici a livello epatico, che fanno sconsigliare il suo utilizzo sia terapeutico che alimentare per uso interno.

Buglossoides arvensis (L.) I.M. Johnst.

Buglossoides arvensis (L.) I.M. Johnst., (Erba-perla minore), presente alle Cascine, parte superiore della pianta

Specie erbacea annuale, alta fino a 60 cm, a foglie oblungo-lanceolate, su cui è visibile la sola nervatura centrale, soprattutto di sotto; i fiori sono raggruppati in cime allungate, hanno corolla biancastra, lunga 6-9 mm e pubescente all’esterno. Vegeta in coltivi e ambienti ruderali.

cyn

Cynoglossum creticum Mill. (Lingua di cane a fiori variegati), ritrovato alle Cascine dopo la pubblicazione del libro (31-5-22) e segnalato da Stampi (1967) sub C. officinale L., pianta sul terrapieno della cassa di espansione.

Erbacea bienne, tomentosa, a fusto eretto e ramificato, alta 20-80 cm; le foglie, verde-grigiastre e lanceolato-lineari, si riducono di dimensioni verso l’alto; le basali hanno lamina di 2-3 X 8-12 cm; i fiori (corolla con tubo terminante in 5 denti uguali e calice a 5 lobi ottusi - che superano di poco il calice - di colore celestino chiaro con venature blu-violacee o rossastre) sono riuniti in grappoli terminali che si allungano per distensione dell’asse via via maturando; il frutto è formato da 4 grossi carpelli ricoperti da strutture spinescenti adunche, senza margini ispessiti e con peduncolo (7-9 mm) rivolto in basso.

Echium vulgare L

Echium vulgare L, (Viperina comune), presente alle Cascine e al Bargo, la pianta epigea 

Pianta bienne, ispida, eretta, alta fino a 1 m, generalmente ramosa, con foglie inferiori lanceolate allungate e picciolate, le superiori più brevi e sessili; fiori abbastanza grandi e a corolla zigomorfa di un bel colore blu-violaceo; sono riuniti in spighe a volte un po’ ramose; dal tubo corollino fuoriescono gli stami e, più lungamente, lo stilo biforcato. Il nome volgare “viperina” è legata al fatto che in passato si riteneva efficace contro il morso della vipera.

Heliotropium europaeum L.

Heliotropium europaeum L., (Eliotropio), presente alle Cascine, infiorescenze, foglie superiori

Pianta annuale, alta fino a 50 cm, a foglie ellittiche, picciolate, pelose e di color cenerino; i fiori, a corolla bianca, sono riuniti in dense cime scorpiodi allungate. Vegeta in campi e incolti.

Myosotis arvensis (L.) Hill

Myosotis arvensis (L.) Hill, (Nontiscordardime comune), presente alle Cascine e al Bargo, infiorescenze e foglie.

Le specie appartenenti al genere Myosotis (Nontiscordardime) sono graziose piante erbacee a fiorellini azzurri, rosei o bianchi, senza brattee e riuniti in cime che si allungano dopo la fioritura: il calice ha forma di campana a 5 lobi ± profondi e la corolla è rotata o rotata-infundiboliforme; le foglie alterne e oblunghe sono pelose: somigliano a “orecchie di topo” (dal greco mus, topo, e otos, orecchio).

M. arvensis, annuale, alto fino a 40 cm, si caratterizza per i peduncoli fruttiferi lunghi fino a 5-10 mm, per il calice che si presenta a lobi chiusi dopo la fioritura e coperto di due tipi di peli: in basso uncinati, in alto dritti; per le nucule (i semi) nere e con un orlo evidente.

Myosotis ramosissima Rochel

Myosotis ramosissima Rochel, (Nontiscordardime ramosissimo), presente al Bargo, infiorescenze e foglie superiori

M. ramosissima, annuale, alto fino a 20-30 cm, si caratterizza per i peduncoli fruttiferi lunghi fino a 1-4 mm, per il calice che si presenta a lobi non chiusi dopo la fioritura e coperto di due tipi di peli: in basso uncinati e riflessi, in alto dritti; inoltre per la nucule (i semi) brune e senza orlo evidente.

Myosotis scorpioides L.

Myosotis scorpioides L., (Nontiscordardime palustre), presente alle Cascine, parte superiore della pianta.

M. scorpioides, perenne, alto fino a 50 cm o più, si caratterizza per i peduncoli fruttiferi lunghi 6-10 mm, per il calice che si presenta a lobi aperti dopo la fioritura e coperto da soli peli dritti e appressati; la corolla normalmente è più chiara rispetto alle altre due specie del nostro territorio. Vegeta in ambienti umidi.

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