FAMIGLIA SAXIFRAGACEAE
Attualmente appartengono a questa Famiglia esclusivamente piante erbacee (perenni e annuali e per lo più basse) a distribuzione subcosmoplita incentrata nell’emisfero boreale: si contano poco meno di 650 specie riunite in 33-34 generi. Le foglie sono generalmente alterne (a volte opposte o tutte radicali), semplici e prive di stipole; i fiori, per lo più ermafroditi e attinomorfi, hanno calice a 5 sepali (± saldati in basso) e 5 petali (liberi e bianchi, gialli, porporini o violacei) che si alternano fra loro, stami in numero doppio rispetto ai petali e 2 (-3) stili; sono riuniti in panicoli o cime corimbose; il frutto è per lo più una capsula a 1-2 logge.
Saxifraga tridactylites L. (Sassifraga tridattila), presente al Bargo, pianticella in natura.
Come ci suggerisce il nome del genere (dal latino saxa, sassi, e frangere, rompere) si tratta di piante che nascono sulle fratture delle rocce; molte vegetano in alta montagna. Nel nostro caso si tratta di piccole piantine annuali (2-12 cm di altezza, raramente fino a 20) che vegetano su vecchi muri, tetti, terreni comunque sassosi; l’epiteto specifico (dal greco treis, tre, e dactylos, dito) ci indica il carattere più evidente per distinguerle dalla specie congeneri: le foglie (basali e cauline) sono formate in genere da 3 (o 5) lobi divergenti che ricordano le dita di una mano; i fusti sono eretti e ramificati in alto; i piccoli fiori, a petali bianchi di 2-3 mm, sono riuniti in cime dicotome irregolari e costituite de poche unità; il frutto è una capsula ovata di ~ 3 mm.