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Cyperaceae

FAMIGLIA CYPERACEAE

Famiglia cosmopolita costituita da circa 1500 specie riunite in circa 110 generi; si tratta di piante erbacee annuali o perenni, simili alle Poaceae, però generalmente con fusto senza nodi e a sezione trigona; le foglie sono alterne e provviste di una guaina amplessicaule, chiusa o aperta; i fiori, unisessuali o ermafroditi, privi di perianzio sostituito da glume, sono riuniti in spighe semplici o composte (ombrelle irregolari, teste ecc.) con alla base brattee fogliacee più o meno lunghe; il frutto è un achenio nudo in basso, biconvesso o trigono.

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Bolboschoenus cfr planiculmis (F. Schmidt) T.V.Egorova, (Lisca a stelo piatto), presente alle Cascine, infiorescenza.

Le specie del genere Bolboschoenus presenti in Itala sono 4; si caratterizzano, all’interno della Famiglia delle Cyperacaea, per avere fiori ermafroditi, dense infiorescenze composte da molte spighe pluriflore, di forma oblunga, terminali, sessili, superate lungamente dalle brattee e dalle glume (bilobate e con mucrone centrale). La pianta da noi ritrovata sull’argine dell’Ombrone, per il tipo di infiorescenza (poco ramificata ecc.) potrebbe essere attribuita a due specie, B. maritimus o B. planiculmis, distinguibili solo in base agli acheni, che però non si erano ancora formati al momento del ritrovamento: quindi non è stata possibile la differenziazione fra le due entità!

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Carex caryophyllea Latourr. (Carice primaverile), presente alle Cascine, piante epigee

Il genere Carex è costituito in Italia da numerosissime specie a volte difficilmente distinguibili fra loro. Esse sono per la maggior parte proprie delle aree umide e palustri: infatti sono molto comuni alle Cascine. Si tratta di piante erbacee perenni e cespitose; i fiori, poco appariscenti, sono unisessuali e si aggregano in spighe o spighette uni- o bi-sessuali, queste a loro volta possono aggregarsi in spighe semplici o composte o in pannicoli spiciformi. Le foglie sono lineari, più o meno larghe, simili a quelle delle graminacee, con la base guainante il fusto; i frutti sono denominati otricelli e rappresentati da un achenio circondato da brattee aperte in alto.

C. caryophyllea (alta 5-30 cm) è caratterizzata da un fusto portante una breve infiorescenza addensata all’apice con la spighetta superiore di soli fiori maschili e altre due di soli femminili, da queste origineranno i frutti, gli otricelli: tomentosi, trigono-convessi e a tre stimmi; le foglie sono strette, molli e più basse del fusto; è pianta brevemente stolonifera.

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Carex distachya Desf. (Carice mediterranea), presente al Bargo, piante epigee.

C. distachya (alta 10-40 cm) è rappresentata da piccoli cespugli a fusti eretti, incurvati in alto, con 2-4 spighe distanziate fra loro, a fiori femminili in basso e maschili all’apice; foglie filiformi alte quanto il fusto; otricelli glabri, trigono-convessi e a tre stimmi.

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Carex divulsa Stokes (Carice a spighe distant), presente alle Cascine e Bargo, infiorescenza.

C. divulsa (alta 30-100 cm) ha il fusto sottile e nudo, alla sommità infiorescenze brevi e distanziate fra loro, con fiori maschili in alto e femminili alla base, foglie sottili e otricelli glabri, trigono-convessi, eretto-patenti, addossati al fusto, lunghi ~ 4 mm e con becco evidente.

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Carex flacca Schreb. (Carice glauca), presente alle Cascine e Bargo,Piante epigee

C. flacca (alta 20-60 cm) è pianta glauca, a foglie piane, scabre e larghe 2-5 mm, più brevi del fusto, che è eretto e a sezione subtrigona; all’apice del caule vi sono in alto 2-3 spighe lineari a fiori maschili e sotto di esse altre 2-3 femminili più spesse e cilindriche, peduncolate e a maturità di tonalità nerastra; otricelli a tre stimmi, ellittici, quasi privi di becco, bicompressi e alti 2,5-4 mm. E’ una delle carici più comuni in ambienti fresco-umidi.

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Carex hirta L. (Carice irta), presente alle Cascine, infiorescenza.

C. hirta (alta 20-80 cm) è pianta villosa, con fusto trigono, foglie rudi, larghe 2-5 mm, piane e lunghe quanto il fusto o di più; infiorescenza assai allungata con in alto 2-3 spighe maschili gracili e distanziate, di sotto 2-3 femminili, cilindriche, erette e peduncolate; otricelli a tre stimmi, verde-giallastri, irto-tomentosi, a becco bifido e lunghi 5-7 mm.

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Carex olbiensis Jordan, (Carice di Olbia), presente al Bargo, infiorescenza.

C. olbiensis (alta 30-60 cm), pianta a fusto liscio, trigono e inclinato in alto; foglie scabre, larghe 4-8 mm e più alte del fusto; le spighe sono pauciflore, una maschile, lineare-allungata in alto e 2-3 femminili lasse a 6-12 fiori, erette e peduncolate; otricelli rosso-pallidi, di 4-5 mm, obovali-trigoni, a 3 stimmi, con becco breve.

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Carex otrubae Podp.(Carice ramata), presente alle Cascine, infiorescenza e (a) piante epigee.

C. otrubae (alta 30-80 cm), pianta in densi cespugli, a fusto trigono, robusto, eretto ad angoli scabri in alto; foglie larghe 4-8 mm, alte ± come il fusto e ligula ad angolo acuto; infiorescenza composta da molte spighe (fiori maschili superiori e femminili inferiori), ± interrotta con brattee più lunghe delle spighe corrispondenti; otricelli lunghi sui 5 mm, lisci e lucidi a lungo becco inciso.

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Carex pendula Hudson (Carice maggiore), presente alle Cascine e al Bargo, infiorescenza.

C. pendula (alta 60-150 cm) è la più alta e robusta fra le carici del nostro territorio insieme a C. riparia; è glabra, a fusto a sezione triangolare, liscio, avvolto dalle foglie (allungate, larghe 8-15 mm) fino all’infiorescenza, composta da 1-2 spighe maschili superiori (sottili e giallastre) e 4-5 femminili inferiori, lunghe fino a 10-20 cm, dense, cilindriche, peduncolate e pendenti (da cui l’epiteto pendula); le brattee, dalla lunga guaina, superano le spighe; gli otricelli sono verdastri, a 3 stimmi, ellittici a becco breve. Un tempo le foglie di questa specie erano utilizzate per l’impagliatura dei fiaschi del vino e della seduta delle sedie.

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Carex remota L. (Carice remota), presente alle Cascine e Bargo, infiorescenza.

C. remota (alta 30-80 cm) è pianta glabra, a fusto gracile e foglie strette, piane, molli e più brevi del fusto; l’infiorescenza, a 5-10 spighette ovoidi, con fiori maschili inferiori e femminili superiori, molto distanziate fra loro (soprattutto le inferiori), è superata dalle brattee fogliacee; gli otricelli, giallo-bruni, a due stimmi, eretti, verdastri sono provvisti di un becco bidentato.

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Carex riparia Curtis (Carice delle sponde), presente alle Cascine, piante e (a) particolare dell’infiorescenza

C. riparia (alta da 50 a 150 cm) è presente alle Cascine all’interno di alcuni fossi pressoché invasi in alcuni tratti dalla specie. Ha fusto robusto e trigono, foglie scabre, larghe 5-15 mm, superanti il fusto; la lunga infiorescenza è costituita da 3-5 spighe maschili superiori (cilindrico-ellittiche, scure) e 2-4 femminili inferiori (dense, cilindriche) di cui le più basse peduncolate, uguagliata o superata dalle brattee; otricelli glabri, bruni, eretti, lunghi 5-6 mm.

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Carex spicata Huds. (Carice spigata), presente alle Cascine, infiorescenza.

C. spicata (alta 20-70 o più cm) ha fusto eretto e robusto circondato alla base da guaine violacee; foglie larghe 2-3 mm, piane, a ligula acuta; infiorescenza per lo più priva di brattee, abbastanza compatta, lunga 2-3(-5) cm, verde o brunastra, a 3-10 spighette; otricelli lunghi 5 mm o poco più, con becco evidente e ± patenti a maturità.

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Carex sylvatica Huds. (Carice selvatica), presente alle Cascine e al Bargo, piante e (a) infiorescenza.

C. sylvatica (alta 30-70 cm) è glabra, a fusto incurvato in alto, liscio; foglie larghe 3-6 mm, lucide, molli, scabre e inferiori al fusto; una sola spiga maschile apicale e 3-5 femminili a lungo peduncolo, lineari-allungate e gracili; brattee inferiori generalmente più brevi all’infiorescenza; otricelli sottili a becco lungo come la parte rigonfia e a tre stimmi.

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Carex vesicaria L. (Carice vescicolosa), presente alle Cascine, infiorescenza femminile.

C. vesicaria (40-100 cm) ha fusto trigono ad angoli acuti e scabri, foglie più lunghe del fusto, larghe 4-8 mm; infiorescenza a 3 spighe maschili lineari e giallastre e 2-3 femminili lunghe 2-4 cm, spesse, cilindriche ed erette, salvo l’inferiore pendente e con lungo peduncolo; brattee lunghe ± quanto l’infiorescenza; otricelli (6-8 mm) arrossati, rigonfi, glabri, a becco allungato e liscio.

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Cyperus eragrostis Lam. (Zigolo eragrostide), presente alle Cascine, infiorescenza.

Il genere Cyperus è costituito da un elevato numero di specie nel mondo; si tratta generalmente di piante palustri o comunque di zone umide. Il nome deriva dal greco Cypris = Venere: a queste piante erano attribuite proprietà afrodisiache! Si tratta di piante annuali o perenni con radici rizomatose o fascicolate, foglie inguainanti in basso il fusto; cauli ± lunghi, senza nodi e che terminano in infiorescenze a fiori ermafroditi riuniti in spighette compresse e multiflore in una sorta di ombrello semplice, oppure a fascicoli ± ramosi, o ancora in cime subglobose; alla base sono presenti alcune brattee fogliacee ± lunghe.

C. eragrostis è specie perenne, invasiva di origine tropicale, alta fino a 90 cm e a radice rizomatosa; le foglie sono piane, carenate e larghe 4-8 mm; l’infiorescenza ha forma di ombrella a rami numerosi e ineguali, costituiti da spighette verde-chiaro; essa è superata da 4-7 brattee molto lunghe.

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Cyperus fuscus L. (Zigolo nero),presente alle Cascine, infiorescenza.

C. fuscus è una piccola pianta (alta da 5 a 30 cm) annuale, cespuglioso-fascicolata e a foglie lineari, larghe 2-3 mm; l’infiorescenza ha forma a ombrello di 3-7 raggi ineguali e brevi, superata da 1-3 brattee; le spighette sono molto scure (da cui l’epiteto specifico fuscus), piccole e in glomeruli.

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Cyperus longus L. (Zigolo maggiotre), presente alle Cascine, piante epigee.

C. longus è una pianta robusta, perenne, alta da 40 cm a oltre 1 m, a radice aromatica; le foglie sono scabre, molto allungate, larghe 4-10 mm; ha un’infiorescenza a ombrella di 8-12 rami gracili, ineguali, con spighette bruno-rossastre e lineari, superata da 3-4 brattee.

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Cyperus michelianus (L.) Delile (Zigolo di Micheli), presente alle Cascine, pianta con infiorescenze

C. michelianus è una delle entità più rare del nostro territorio. É pianticella annuale, alta 5-15 cm, a cespuglietto denso e basso; le foglie sono lineari (larghe 1-3 mm) e molli, l’infiorescenza è contratta a denso capolino, sorpassato ampiamente da 3-6 brattee; le spighe sono brevi, con fiori disposti irregolarmente intorno all’asse.

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Scirpoides holoschoenus (L.) Soják (Scirpo romano), presente alle Cascine, pianta e (a) particolare infiorescenze (Foto B. Pierini).

Pianta abbastanza robusta, alta da 50 a 100 cm, fascicolata, a foglie e brattee rigide e pungenti; le spighette piccole e ovoidi sono riunite in compatte infiorescenze globose, bruno-rossastre o grige, sessili e solitarie o organizzate in ombrelle laterali peduncolate e superate lungamente da una brattea che sembra rappresentare il prolungamento del fusto.

 

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