FAMIGLIA FAGACEAE
La Famiglia comprende alberi e più raramente arbusti, distribuiti soprattutto nelle aree temperate e tropicali dell’emisfero boreale; appaiono riuniti in 8 generi e più di 950 specie. Le foglie sono alterne, semplici, picciolate ed a stipole presto caduche; i fiori sono, monoici, con perianzio a 4-7 tepali più o meno saldati fra loro; i maschili hanno da 4 a 20 stami e sono riuniti generalmente in amenti penduli, i femminili sono dotati di 3 (6) carpelli e si presentano singoli o in infiorescenze a a 2-5; il frutto è un achenio indeiscente, per lo più ad un solo seme, e avvolto in un involucro di aspetto variabile. Questa famiglia presenta specie importanti per l’alimentazione dell’uomo (castagno soprattutto) e degli animali, ed inoltre per la produzione del legno.
Castanea sativa Miller (Castagno), presente al Bargo, Vecchia pianta in assetto invermale (a) primaverile e (b) ricci e foglie.
Albero assai longevo, normalmente in Toscana presente in montagna al di sopra dei 200-300 m. Pur essendo uno fra i principali costituenti dei nostri boschi, probabilmente non si tratta di entità indigena: fu anticamente introdotto in Italia dall’uomo, soprattutto per il suo frutto, un tempo utilissima fonte di nutrimento per un cospicuo numero di persone. E’ alto da 5 a 25 m, eretto e a chioma espansa; le foglie sono semplici, dentellate e di forma oblungo-laceolata (10-20 x 4-8 cm), picciolate e alterne, con una decina di paia di nervature; i fiori sono unisessuali e piccoli: i maschili sono riuniti in amenti eretti di 10-20 cm; alla base di questi originano quelli femminili a fiori meno numerosi, in numero di 1-3. il frutto è avvolto da una struttura (il riccio) spinosa, rotondeggiante (6-7 cm di dimetro) che si fende alla maturazione facendo uscire le castagne (acheni) a guscio (pericarpo) liscio, coriaceo e marrone che ricopre l’endocarpo bianco, avvolto da una sottile pellicola.
Fagus sylvatica L.(Faggio), presente alle Cascine e al Bargo, faggiole, rami e foglie
Albero introdotto nel nostro territorio in quanto è proprio di ambiente montano (normalmente oltre gli 800-900 m sugli Appennini). Può raggiungere l’altezza di 35-40 m, ha tronco regolare ed eretto a chioma ~ conica; la corteccia è liscia e grigiastra; le foglie con picciolo di 1 cm o poco più, hanno lamina ellittica, lunga 6-7 cm, a margine intero o ampiamente crenulato e apice ottuso; i fiori unisessuali sono piccoli: i maschili riuniti in amenti ascellari di 1,5- 2 cm, peduncolati, e i femminili in amenti eretti con breve peduncolo e a 2-3 fiori; il frutto (la faggiola, edibile) è una noce racchiusa in una cupola legnosa a 4 valve, ricoperta da aculei erbacei poco pungenti.
Quercus cerris L.(Cerro), presente al Bargo, ghiande e foglie.
Il genere Quercus è rappresentato da alberi (raramente arbusti) sempreverdi, o a foglie caduche, o semipersistenti; foglie dentate, sinuate o intere; fiori maschili riuniti in amenti gracili, filiformi e pendenti, i femminili solitari in un involucro a piccole scaglie embricate; il frutto (la ghianda), ovale o oblungo, apicolato e a pericarpo coriaceo, è chiuso in alto da una copola a scagliette embricate.
Q. cerris è un albero caducifoglio alto fino a 35 m, a corteccia che si screpola lasciando intravedere un fondo rosso; le foglie sono alterne, picciolate, oblunghe o ovali e profondamente sinuate (4-7 paia di lobi); amenti maschili lassi; la ghianda, ovoide, ha un breve peduncolo, lungo ~ 3 cm e una caratteristica cupola con lunghe (fino a 1 cm) squame lineari e eretto-patenti che la ricoprono (in forma di “parrucca ricciuta”).
Quercus ilex L.(Leccio), presente alle Cascine e al Bargo, ghiande e foglie.
Q. ilex è un albero sempreverde, alto fino a 25 m, a gemme e giovani rami tomentosi; foglie coriacee, a lamina ovale e margine intero o dentellato, picciolate, biancastre di sotto e verde scuro ± brillante di sopra; amenti maschili pubescenti ed allungati; la ghianda subsessile, ovale o conica, è ricoperta in alto da una cupola emisferica a brevi scaglie grigiastre applicate
Quercus pubescens Willd. (Roverella), presente al Bargo, ghiande e foglie.
Q. pubescens è albero a foglie caduche (ma persistenti sui rami a lungo in inverno) con giovani rametti e gemme pubescenti-biancastre (questo è uno dei caratteri che lo distingue da Q. petrae, la rovere); foglie picciolate, sinuato-lobate, finemente pubescenti di sotto; la ghianda è sessile o con breve peduncolo (inferiore al picciolo), ovoide con cupola emisferica ricoperta da scaglie applicate, le superiori a punta brevemente saliente.
Quercus robur L. (Farnia), presente alle Cascine e al Bargo, ghiande e foglie.
Q. robur è un albero, caratteristico dei boschi planiziari, alto da 5 a 35 m, caducifoglio, a giovani rami glabri; foglie grandi, obovato-oblunghe, glabre e subsessili, lobate, auricolate in basso e ottuse in alto; le ghiande sono situate (1-4 distanziate) su lunghi peduncoli, sono oblunghe e ricoperte in alto da una cupola glabra e relativamente con poche scaglie fortemente applicate.
Quercus rubra L.(Querce rossa), presente alle Cascine, ghianda, rametto e foglie.
Q. rubra è un albero esotico (proveniente dal N. America) coltivato soprattutto per il bel colore purpureo che le foglie assumono in autunno. E’ specie caducifloglia, alta fino a 25 m, a giovani rami glabri e rossastri; le foglie picciolate si presentano di forma oblanceolata, profondamente lobate e dentellate acutamente al bordo; la ghianda è oblunga di ~ 3 cm, con cupola poco profonda, che copre meno del quarto superiore del frutto.