FAMIGLIA CHENOPODIACEAE
Si tratta in genere di erbacee annue o perenni o di arbusti, diffusi soprattutto nelle aree subtropicali e temperate del globo. Le foglie possono presentarsi sotto varie forme (anche nella stessa pianta): possono essere alterne o opposte e a volte sono ridotte a squame. I fiori, unisessuali o ermafroditi, hanno perianzio a 5 (raramente 3-1 o 0) segmenti verdastri e sono per lo più riuniti in cime terminali numerose. Il frutto è un achenio (o una nucula). Molte di queste piante vegetano in terreni particolari come quelli ricchi di nitrati (nitrofile) o come, in ambiente marino, quelli ricchi di sali. Le foglie tendono ad accumulare sodio e potassio, ma anche nitrati che ,se ingeriti in eccesso di questa famiglia fanno parte spinaci, bietole ecc.), portano nell'organismo umano alla formazione di nitriti potenzialmente cancerogeni trasformandosi in nitrosammine.
Atriplex prostrata Boucher ex DC. (Atriplice prostrata), presente alle Cascine, foglie.
Erbacea annuale, alta da 20 a 100 cm, di aspetto farinoso, ha fusto eretto e ramoso; le foglie cauline sono larghe e a forma di punta di lancia, con picciolo abbastanza lungo (la metà ~ del lembo), le foglie superiori sono lineari; i piccoli fiori verdastri sono riuniti in racemi terminali fogliosi; le valve del frutto sono erbacee di forma triangolare e saldate in basso.
Beta vulgaris L. (Bietola selvatica), presente alle Cascine, particolare dell’infiorescenza.
Pianta annuale o bienne, con fusto angolato e alto anche più di 1 m; foglie basali grandi, picciolate, ovate e cordate alla base; le cauline minori e di forma romboidale-lineare; fiori a 5 tepali, piccoli e verdastri riuniti in glomeruli di 2-4, in spighe allungate. E’ la forma selvatica della bietola e della barbabietola.
Chenopodium album L. (Farinaccio selvatico), presente alle Cascine, particolare della pianta con foglia e infiorescenze
Specie annuale, eretta, alta 20-100 cm e più, a foglie alterne, glauche di sopra e farinose di sotto: le basali lungamente picciolate, romboidali-acuminate e dentellate, le superiori con breve picciolo e più strette; i fiori piccoli e verdastri, sono riuniti in infiorescenze a piramide; semi ad achenio liscio e nero. Assai comune in Toscana nei campi e negli incolti. Le foglie basali commestibili, possono essere utilizzate lesse come gli spinaci o per ripieni di tortelli.
Lipandra polysperma (L.) S. Fuentes, Uotila & Borsch, (Farinaccio polisporo), presente alle Cascine, parte superiore della pianta e (a) particolare.
Pianta annuale, a fusto eretto o prostrato-ascendente, lungo 10-80 cm, a foglie alterne, picciolate, a margine intero, ovato-oblunghe, glabre; le superiori appaiono più strette e acute; i piccoli fiori, riuniti in glomeruli verdastri o rosati, hanno i tepali saldati solo alla base e a maturità mostrano il seme ad achenio scuro, che rimane a lungo sulla pianta (da qui il nome dell’epiteto polysperma = a molti semi).